La promozione dei film all'interno dei programmi televisivi sta evolvendo. Una volta tali sponsorizzazioni
avvenivano semplicemente mediante l’invito degli attori protagonisti all'interno dei vari programmi TV all'interno dei quali presentavano la trama del loro
nuovo film, magari anche attraverso un breve trailer. Ora, si può dire che è
stato raggiunto un livello superiore, in cui gli attori vengono coinvolti
attivamente, cercando di ottenere la massima integrazione e lasciando la mera
promozione in secondo piano. Ciò si rifà precisamente alle strategie adottate
in ambito di product placement, per cui esistono vari livelli d’integrazione,
che vanno dalla semplice presentazione del prodotto all’interno della scena
sino a situazioni di massima integrazione ove il prodotto diventa elemento
centrale dell’intera trama cinematografica, basti pensare ad uno dei più famosi
casi di PP ovvero “Colazione da Tiffany” o anche al pungente film “Il diavolo
veste Prada”.
In particolare, in questo
articolo voglio prendere come esempio di riferimento il programma “Le iene”,
all’interno del quale nelle ultime settimane ho notato una massiccia presenza
di interviste e interventi provenienti da attori collegati a film di prossima
uscita (per un esempio si veda il video iene)
A mio avviso, tale evoluzione porta con sé importanti vantaggi sia in termini di maggiore attenzione sia in relazione al maggior coinvolgimento con il telespettatore rispetto al messaggio veicolato. Si pensi al tradizionale metodo in cui il cast del film promosso si intromette, quasi violentemente, all’interno del programma, sviolinando la bellezza straordinaria del capolavoro o le grasse risate assicurate, ma a cui il telespettatore molto spesso non fa nemmeno caso. Invece, mediante l’integrazione di questi all’interno del mood del programma vi è la possibilità di limitare quel sentimento negativo che l’intrusione pubblicitaria molto spesso crea nella percezione dei consumatori/telespettatori, aumentando la rilevanza del messaggio e conseguentemente l’efficacia dello stesso.
A mio avviso, tale evoluzione porta con sé importanti vantaggi sia in termini di maggiore attenzione sia in relazione al maggior coinvolgimento con il telespettatore rispetto al messaggio veicolato. Si pensi al tradizionale metodo in cui il cast del film promosso si intromette, quasi violentemente, all’interno del programma, sviolinando la bellezza straordinaria del capolavoro o le grasse risate assicurate, ma a cui il telespettatore molto spesso non fa nemmeno caso. Invece, mediante l’integrazione di questi all’interno del mood del programma vi è la possibilità di limitare quel sentimento negativo che l’intrusione pubblicitaria molto spesso crea nella percezione dei consumatori/telespettatori, aumentando la rilevanza del messaggio e conseguentemente l’efficacia dello stesso.
Io personalmente le preferisco
alle promozioni asettiche solite nei programmi televisivi, credo che maggiore
sia la coerenza e l’integrazione con il programma e minore sia il disturbo
recato al telespettatore.. voi cosa ne pensate?
1 commento:
articolo molto interessante :)
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