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venerdì 8 marzo 2013

Product placement: quando il prodotto sponsorizzato è un Film cinematografico


La promozione dei film all'interno dei programmi televisivi sta evolvendo. Una volta tali sponsorizzazioni avvenivano semplicemente mediante l’invito degli attori protagonisti all'interno dei vari programmi TV  all'interno dei quali presentavano la trama del loro nuovo film, magari anche attraverso un breve trailer. Ora, si può dire che è stato raggiunto un livello superiore, in cui gli attori vengono coinvolti attivamente, cercando di ottenere la massima integrazione e lasciando la mera promozione in secondo piano. Ciò si rifà precisamente alle strategie adottate in ambito di product placement, per cui esistono vari livelli d’integrazione, che vanno dalla semplice presentazione del prodotto all’interno della scena sino a situazioni di massima integrazione ove il prodotto diventa elemento centrale dell’intera trama cinematografica, basti pensare ad uno dei più famosi casi di PP ovvero “Colazione da Tiffany” o anche al pungente film “Il diavolo veste Prada”.
In particolare, in questo articolo voglio prendere come esempio di riferimento il programma “Le iene”, all’interno del quale nelle ultime settimane ho notato una massiccia presenza di interviste e interventi provenienti da attori collegati a film di prossima uscita (per un esempio si veda il video iene)




A mio avviso, tale evoluzione porta con sé importanti vantaggi sia in termini di maggiore attenzione sia in relazione al maggior coinvolgimento con il telespettatore rispetto al messaggio veicolato. Si pensi al tradizionale metodo in cui il cast del film promosso si intromette, quasi violentemente, all’interno del programma, sviolinando la bellezza straordinaria del capolavoro o le grasse risate assicurate, ma a cui il telespettatore molto spesso non fa nemmeno caso. Invece, mediante l’integrazione di questi all’interno del mood del programma vi è la possibilità di  limitare quel sentimento negativo che l’intrusione pubblicitaria molto spesso crea nella percezione dei consumatori/telespettatori, aumentando la rilevanza del messaggio e conseguentemente l’efficacia dello stesso.
Io personalmente le preferisco alle promozioni asettiche solite nei programmi televisivi, credo che maggiore sia la coerenza e l’integrazione con il programma e minore sia il disturbo recato al telespettatore.. voi cosa ne pensate?

1 commento:

Anonimo ha detto...

articolo molto interessante :)